Deamiantizzare il nostro territorio

Deamiantizzare il nostro territorio

“Per il Monferrato territorio dea­miantizzato”, non è più un’u­topia, è un risultato che può essere raggiunto entro pochi anni. Naturalmente occorre rinnovare la sensibilità e l’impegno dei cittadini. L’attuale Bando al quale rivolgersi (presso il Comune) per ottenere il contributo economico (circa il 50%) a sostegno del costo della rimozio­ne e sostituzione delle coperture di cemento-amianto (Eternit) scade il 31 Dicembre prossimo.

Come è noto, si tratta di fondi ero­gati dal Ministero dell’Ambiente al nostro S.I.N.- Sito di Interesse Nazionale per la bonifica, che, uni­co caso in Italia e non solo, è desti­nato agli interventi non soltanto per l’area dell’ex stabilimento, ma per tutto il territorio del Comune di Casale Monferrato e degli altri 47 comuni del Monferrato casa­lese. Occorre altresì tenere ben presente che sono state effettuate circa 200 bonifiche di “Polverino” (scarti di lavorazione che l’Eternit “smaltiva” regalandoli alla popo­lazione!) utilizzato per dei battuti in cortili, stradine, aie, o per iso­lare sottotetti, ecc. L’elevato costo di tali bonifiche, è a totale carico del finanziamento pubblico, proprio perché la sussistenza della pre­senza del “Polverino” nel territorio, può rappresen­tare il rischio maggiore per la salute pubblica, in particolare per le nuove generazioni e dunque va rinnovato l’appello a segnalare urgentemente la conoscenza di tali situazioni.

Quasi 90 milioni di euro. sono già stati destinati per finanziare le nostre bonifiche.

I fondi per i contributi per comple­tare la bonifica del nostro SIN ci sono, compresi i 9 milioni di euro per completare le nuove vasche da aggiungere alla discarica di Casa­le (per ulteriori 56000 metri cubi), unica discarica PUBBLICA per amianto in Italia!

Quindi un appello particolare ai Sindaci del territorio: a Casale è stato raggiunto circa l’80% del­le bonifiche, mentre negli altri 47 Comuni i risultati al riguardo sono diversificati, con dati positivi e con situazioni non più rinviabili. E’ necessario quindi individuare i casi più a rischio, senza attende­re le segnalazioni dei cittadini per intervenire. Le priorità così rilevate vanno valutate da ARPA e ASL e i cittadini vanno sensibilizzati possi­bilmente prima delle conseguenti e dovute Ordinanze del Sindaco.

Sicuramente la Vertenza Amianto, avviata nel nostro territorio 40 anni fa, per “Giustizia, Bonifica, Ricer­ca”, ha pagato e ci è stato ricono­sciuto ovunque. Ciò grazie alla lunga e straordinaria partecipazio­ne degli ammalati, famigliari delle vittime, cittadini, scuole, Sindaca­ti, Associazioni, medici, ecc. e al coinvolgimento e ruolo (assolutamente indispen­sabile) delle Istituzioni.

Forse stiamo raggiungen­do il “picco” dei mesote­liomi e ancora ogni setti­mana una nuova vittima dell’amianto criminale reclama che questa battaglia di civiltà sia porta­ta a termine : “diamoci da fare, non molliamo!” Come dice sempre la Romana.

Bruno Pesce, Legambiente Casale Monferrato

Intervento pubblicato sul mensile Nuove Frontiere novembre 2021

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